
Ora mai i giornali non parlano d’altro: i documenti secretati che il portale WikiLeaks in queste ore ha svelato al mondo. Fra i tanti documenti diplomatici che il Governo Americano ha redatto troviamo anche delle informazioni relative all’attacco informatico che nel 2009 ha dato molto da fare al colosso Google. Pare che dietro a questi pirati informatici ci fosse proprio una strategia del governo Cinese.
A riportare la notizia è stato il The Wall Street Journal, il quale ha rilasciato un articolo in cui riassume i punti più importanti dei documenti diplomatici americani che WikiLeaks.org avrebbe pubblicato.
Intanto i telegiornali italiani riportano la notizia che il fondatore di WikiLeaks.org non sarebbe più raggiungibile dal 18 Novembre.
Tornando alla notizia in questione sembra che il Governo Cinese abbia studiato un tattica per portare a termine un attacco contro diversi colossi dell’informatica americana. In primis abbiamo Google ma erano nel mirino grosse società come Adobe Systems, Symantec, Yahoo, Northrop Grumman e Dow Chemica.
L’attacco principale a Google era stato sferrato al servizio di email Gmail. Pare che l’obbiettivo siano stati alcuni account email di attivisti contro il Governo comunista.
Presumibilmente gli attacchi non erano rivolti ai vari colossi informatici per questioni “personali” ma semplicemente per ottenere accesso ad account o PC di “nemici” del Governo.
Tali attacchi avevano portato il consiglio di amministrazione di Google a dirottare il traffico cinese del motore di ricerca verso i loro server presso Hong Kong; così da poter bypassare la censura voluta dal Governo comunista.
Solo a metà anno Google e la Cina si è accordata, e sistemata, così il colosso dei motori di ricerca ha ri-applicato la censura nel portale cinese.
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