
Il numero uno di Apple, Tim Cook, ha voluto rilasciare i suoi pensieri sul caso , Cambridge Analytica, Privacy e regolamentazione. Pensieri che vedono il CEO di Cupertino condividere una regolamentazione rigida e basata su leggi della privacy e di come le società possano trattare i dati personali. Non lasciare in mano.
Durante il China Development Forum di Pechino l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha voluto aprire una parentesi importante del suo discorso sul caso Privacy- Facebook.
“Penso che questa determinata situazione sia così terribile ed è diventata così grande che probabilmente è necessario un regolamento ben congegnato”
ha voluto sottolineare Cook, ha poi continuato
“La capacità di chiunque di sapere, da anni, cosa abbiamo visitato (online, nda), chi sono i tuoi contatti, chi sono i loro contatti, le cose che ti piacciono e che non ti piacciono e ogni dettaglio intimo della tua vita – dal mio punto di vista non dovrebbe esistere. “
Parole molto forti quelle di Cook che pretende una linea dura da parte dei vari legislatori internazionali. Vuole assolutamente che la politica e i vari Governi mondiali (in questo caso quello USA, nda) prendano coscienza della pericolosità di tali informazioni e del potere che possederle può dare e di conseguenza ne limitino l’utilizzo e la possibilità di accedervi.
Va anche detto che Apple, da parte sua, è sempre stata al primo posto per garantire l’inviolabilità della privacy dei propri clienti/utenti; vedi il caso dello sblocco dell’iPhone del terrorista di San Bernardino richiesto dall’FBI e poi negato da Cupertino.
Sottolineo però che Apple essendo un società per azioni (quindi controllata dal dio denaro, nda) si è dovuta piegare al Governo Cinese che da buona dittatura ha voluto l’accesso totale ai server in cui vengono salvati i dati dei propri connazionali su iCloud; andando in contro a quanto Cook ha affermato proprio a Pechino. –Pecunia impetrat omnia–
Il discorso rilasciato da Cook è molto ampio, io ho cercato di estrapolare solamente i passaggi che ritenevo più importanti. Ma non vorrei distorcere il suo pensiero per tanto vi invito a leggere il riassunto (da cui ho tratto questi passaggi, nda) su Bloomberg.com.