
La notizia giunge da diverse fonti autorevoli americane: prima il Wall Street Journal poi la Game Industry hanno comunicato che Facebook e le aziende sviluppatrici dei Games Browser come Zynga, la quale sviluppa FarmVille e Texas Hold’em Poker, rilascerebbero ad aziende terze le reali identità degli utenti per avere informazioni più performanti e così attirare meglio gli utenti stessi.
Notizia davvero allarmante: comunicare agli inserzionisti le vere identità degli utenti sarebbe veramente esagerato se la notizia venisse confermata.
Il dio denaro non si ferma davanti a nulla, nemmeno a quelli che hanno fatto il successo di Facebook: i suoi utenti e la loro privacy.
Riporto alcune pezzi, tradotti e ri-adattati, dall’articolo del Wall Street Journal:
“Alcune applicazioni di Facebook, quali Zynga FarmVille, comunicano ad aziende di terze parti l’user ID dell’utente che in quel momento sta utilizzando l’app; riuscendo così a risalire al nome e cognome dello stesso utente. Molte volte anche gli amici comuni vengono “condivisi” con le aziende terze che si occupano di inserzioni pubblicitarie”
i giornalisti del WSJ continuano: “il ‘buco’ della privacy riguarderebbe milioni di utenti che tutti i giorni utilizzano tali applicazioni; tale violazione della privacy avviene anche se l’utente ha settato le opzioni della propria Privacy ai massimi livelli.”
Nell’articolo si legge come alcuni portavoce delle Software House sviluppatrici di tali app siano stati intervistati ed abbiano evidenziato che le loro applicazioni non ledono la privacy degli utenti, andando in contro al regolamento stesso di Facebook e alla legge.
Hanno però assicurato che effettueranno delle verifiche per controllare che non vi siano errori delle app o eventuali bachi interni.
Sta di fatto che nel lungo articolo del WSJ i dettagli su quali applicazioni sarebbero nell’occhio del ciclone ci sono e sono anche davvero convincenti. Consiglio quindi di leggerlo per capire meglio la situazione.
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