
Dopo la bufera che ieri (e nei giorni precedenti) si era scatenata sul noto portale di aste online, eBay, e anche sull’altrettanto famoso PayPal alcune portavoce hanno deciso di inviare una risposta ufficiale ai lettori di Punto Informatico.
Punto Informatico (http://punto-informatico.it/) è il portale numero uno di informazione in Italia, da sempre si occupa di fornire notizie accurate e dettagliate. Ma sopratutto è sempre in prima linea per difendere gli interessi degli utenti che ogni giorno navigano nel web. Molte volte si è fatto partecipe di questioni importanti, proprio come questa.
Grazie a Punto Informatico in pochi giorni, dopo la bufera che si è scatenata su eBay, si è potuta avere una risposte da parte di un porta voce di eBay Italia sull’argomento che in questi giorni sta facendo infuriare non pochi utenti. (eBay è proprietaria di PayPal, ndr). L’articolo citato è disponibile a questo indirizzo: eBay e PayPal rispondono agli utenti;
La risposta del porta voce Marilù Capparelli (responsabile Affari legali e istituzionali di eBay.it, ndr) ha dato una risposta (a mio parere, ndr) non troppo convincente e precisa.
Comunque è già un passo avanti, sembra che qualcosa si muova, ecco la dichiarazione di Capparelli: “non possiamo commentare nulla a riguardo di procedimenti legali in corso e, a maggior ragione, a riguardo di procedimenti annunciati e ai quali risponderemo eventualmente nei tempi e nelle sedi debite. Quello che ci preme ribadire è che in nessun modo eBay guadagna sulle truffe, anzi è vittima delle truffe online sia per la reputazione danneggiata sia per la mancata fiducia verso il sito e il commercio elettronico in generale”.
“Per questo motivo – ha sottolineato Capparelli – operiamo sempre applicando i massimi standard per tutelare i nostri utenti e tutte le attività che mettiamo in essere sul sito sono volte a creare una piattaforma che permetta di fare compravendita in assoluta sicurezza ed efficienza”.
Come porta voce di PayPal ha risposto a Punto Informatico Giulio Montemagno (country manager di PayPal Italia, ndr) che ha dichiarato: “A causa di problemi tecnici nel periodo compreso tra il 20 gennaio e l’8 febbraio alcuni utenti PayPal non hanno potuto trasferire fondi dal proprio conto PayPal alla propria carta di credito o prepagata. Gli utenti coinvolti sono stati informati del disguido tramite email e tramite diverse comunicazioni sul forum di eBay.it”.
Continuando a parlare del problema PayPal Montemagno dichiara: “Il team di PayPal ha ovviamente trattato questo disguido tecnico con la massima priorità e lo ha risolto il giorno 9 febbraio. Nel frattempo, la funzionalità di prelievo su conto corrente è sempre stata regolarmente disponibile. Il disguido tecnico è stato ora risolto e la funzionalità di prelievo fondi su carta è nuovamente disponibile”.
Montemagno inoltre sottolinea che: ” tutti gli utenti coinvolti dal problema dei giorni scorsi riceveranno l’accredito sulla propria carta entro i prossimi 5/7 giorni lavorativi, il tempo normalmente previsto per questo tipo di prelievi. Inoltre nessuna tariffa sarà applicata agli utilizzatori della funzionalità nel periodo in cui non era disponibile. Ci scusiamo nuovamente per il disguido tecnico con tutti i nostri utilizzatori e li invitiamo a contattarci all’Assistenza clienti nel caso avessero ulteriori domande”.
Almeno un problema sembra essere risolto, una risposta efficace e utile per calmare anche gli animi degli utenti sarebbe stata quella in cui viene spiegato il problema avuto, non con dettagli tecnici ma con parole comprensibili.
Rimano comunque senza risposte tutte le problematiche sollevate dagli utenti di tutta Italia e poste al sito Antiebay.net.
Rimango comunque fiducioso per il futuro e per il nuovo sistema di Feedback di eBay.
Ritengo le loro risposte adeguate solo ad un pubblico che non conosce ciò che accade veramente sulla piattaforma e le risposte fornite dai responsabili PayPal in Italia, a coloro che hanno subito notevoli problemi a causa dei loro "disguidi" sono anch'esse molto discutibili.
Molti ci hanno segnalato le mail inviate da PayPal, le quali confermano quanto detto.