Google e il “Remote Kill” per le app dannose su Android

closeQuesto articolo è stato pubblicato 12 anni 9 mesi fa! Nel mondo HiTech tutto questo tempo equivale ad ere geologiche. Per tanto ricorda che la notizia può essere passata, smentita o annullata!! Quindi effettua altre ricerche nel sito prima di raccontarlo ai tuoi amici!! Potresti fare una figuraccia...

Giunge notizia ufficiale da parte di Google che conferma l’eliminazione remota, tramite “Remote Kill”, di tutte le virus/app messe su Android Market e scaricate da circa 200 mila dispositivi in tutto il mondo. Il team di Android ha riconosciuto il pericolo, per tanto ha deciso di attivare la procedura di rimozione da remoto, senza bisogno che gli utenti facciano nulla. Ha poi, anche, confermato che le virus/app non dovrebbero aver creato troppi problemi se non di sottrarre qualche numero IMEI. Io non ne sono convinto…

Riassumo brevemente la storia per chi avesse letto solo ora del problema di sicurezza su Android Market e delle virus/app:

Il primo marzo un utente, navigando su Android Market, si è accorto che esistevano doppioni di app famose che non portavano nessuna novità alle versioni originali; perciò volendo vederci chiaro lo ha pubblicato su Reddit.com.

Nel frattempo, però, un portale famoso sul sistema operativo di Google aveva già drizzato le antenne e iniziato le proprie indagini; sto’ parlando di AndroidPolice.com. In poco tempo si è scoperto come 58 app erano state messe online su Android Market e che queste app contenevano un exploit in grado di attaccare lo smartphone sul quale fossero state installate sfruttando un bug, noto, di Android, inviare dati personali ad un server remoto ed aprire una backdoor sul dispositivo.

Android Virus

Android Virus

Google, quasi immediatamente, rimuove le app dal Market ed oggi decide di avviare la procedura di “Remote Kill” per eliminare dagli smartphone, che installano Android e le virus/app, il codice dannoso.

Google ci comunica anche che i dispositivi compromessi sono circa 260.000. Una cifra considerevole direi! Inoltre vuole sottolineare che tali virus/app non hanno poi fatto molto danno; al massimo, spiegano da Google, avranno copiato qualche codice IMEI e niente più.

Io non sono d’accordo dato che il codice maligno iniettato nelle app permetteva anche l’apertura di una backdoor accessibile dall’esterno!

COS’È LA PROCEDURA DI REMOTE KILL?

Tale procedura, presente anche su iOS di Apple, permette agli sviluppatori di Android di poter cancellare (senza che l’utente possa intervenire o decidere, nda) qualsiasi app installata sugli smartphone.

Procedura utile, in questi casi, ma che, secondo il mio parere, mina la privacy degli utenti.

Fonte: [via]

 

Google e il “Remote Kill” per le app dannose su Android ultima modifica: 2011-03-06T13:47:56+02:00 da Melloni Luca
Esprimi una tua valutazione: Uno schifo!Niente di cheNormaleBuonaOttima
(Nessun voto al momento)


Loading...

3 pensieri su “Google e il “Remote Kill” per le app dannose su Android

  1. rogerdodger

    con la differenza che Apple non ha mai dovuto usare questo strumento perché le cose le controlla prima.

    Ritengo il metodo di Apple migliore e più sicuro.

    Apple non cancella le app dai dispositivi (almeno fino ad ora non l’ha mai fatto) ma al massimo ha cancellato le app da AppStore per motivi di copyright o di altre cose, ma quasi mai per cose del genere.

    Però con Apple l’utente può tenersi l’app in iTunes anche una volta che è stata tolta dal catalogo. Con Google invece ti viene cancellata l’app direttamente dal dispositivo.

    Per quanto si possa obiettare sui limiti di AppStore, è chiaro che in generale è molto più sicuro AppStore di Android market, il quale purtroppo sta diventando un posto per i click pubblicitari di google e per applicazioni sempre più pericolose.

    Col tempo e con la diffusione dei dispositivi anche in mani poco esperte, il fenomeno non potrà che aumentare. Nel frattempo, su AppStore, il controllo e la sicurezza dei contenuti rimarranno sempre elevati, dati i controlli effettuati da Apple stessa che precedono la pubblicazione delle applicazioni.

    Rispondi
  2. Melloni Luca Autore articolo

    Sicuramente il sistema di Apple risulta più sicuro. In quanto esiste un controllo (che poi non risulta così "approfondito" perchè le magagne sono capitate anche su Apple Store!) di tutte le app sullo store.

    Apple ha sposato il cloused-source di iOS e di tutto il sistema; risulta essere un metodo abbastanza sicuro (dato che si tengono nascosti i codici sorgente).

    Google invece, come da suo DNA, ha sposato l'open-source e tutti i rischi che ne derivano. Anche se sono convinto che siano più i benefici dei rischi!

    A ognuno il suo, sono due cose differenti!

    Questo è il mio parere!

    Rispondi

Tu cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.